Care Mamme Svaligiate,
Dublino è una città accogliente, come è accogliente tutta l'Irlanda.
La verità è che questo Paese mi è rimasto nel cuore, non solo per la sua indiscutibile bellezza, ma soprattuto per la cordialità e i sorrisi dei suoi abitanti: quindi, non esagero, state pronte a sentire la nostalgia dell'isola verde e a iniziare a monitorare nuovi voli cheap per ritornarci, ovviamente solo dopo aver perso almeno tre chili per poterli riprendere in volume bevendo Guinness!
Dublino è una città molto verde e offre i più bei parchi giochi che mia figlia abbia mai visto: infatti ci ho praticamente dovuto mettere radici, sembravo un platano... ma nano!
Il primo giorno noi ce la siamo presa comoda e abbiamo passeggiato per il quartiere nel quale avremmo soggiornato, abbiamo mangiato in un ottimo locale e con il bus (ovviamente a due piani, e ovviamente stando appollaiate in cima come delle poiane stanche, ma gasatissime) siamo andate a camminare nello sconfinato Phoenix Park (uno dei parchi più grandi d'europa), dove si possono incontrare anche bellissimi cervi, andando in direzione dell'ambasciata americana, e dove c'è lo scenografico e coloratissimo People Flower Garden, con tanto di laghetto con cigni (e pure qualche ratto: mia figlia sta ancora correndo urlando probabilmente, ma se riusciste a fermarla potreste chiederle cosa pensa dei topoloni irish...)
Il secondo giorno abbiamo fatto incetta di souvenir a tema pecora, matite per le sopracciglia per rosse (colore per il quale ho subito la prima traumatica decolorazione tricologia della mia esistenza) in Grafton Street e sciarpe/mantelle/maglioni in favolosa lana merinos!
Poi ci siamo dirette nel suggestivo Trinity College, dove allo stesso costo di una visita non accompagnata potrete godere di un accompagnatore che parlerà italiano, e potrete sentirvi delle attempate Hermione Granger passeggiando per la magnifica Old Library (14€ e i bimbi non pagano)
Il terzo giorno, dopo un'irrinunciabile tappa all'area giochi del St.Stephen's Green, siamo andate a prendere la DART in direzione Bray (biglietto € 3.80 adulti, €1.90 bimbi), dove insieme a degli amici del posto abbiamo visitato in auto Enniskerry, Glencree e Glassamucky Brakes, iniziando a sentirci in un film in costume: purtroppo però mie care Mamme Svaligiate non abbiamo avvistato nessun eroe celtico dalle marmoree chiappe e dal rosso crine e, in ogni caso, non avremmo capito una ceppa di quello che avrebbe detto visto l'iniziale, feroce difficoltà di comprensione dell'accento irlandese...
INFORMAZIONI UTILI SUI COSTI DEL VIAGGIO:
(che qua mica stiamo a pettinar le bambole!)
Per gli spostamenti in bus: vi stra consiglio di fare la card giornaliera alle macchinette (costo 3.30 €), con durata massima di 90 minuti, visto che facendo il biglietto con il conducente se non avete i soldi CONTATI, rischiate di dover scendere, visto che sul bus non danno resto (a me è capitato!).
Spostamenti da/per l'aeroporto: noi fatto tutto comodamente, ed economicamente, con il bus;
solo prestate attenzione alle frenate improvvise: io ho azzoppato un'adorabile anziana con la quale mi ero messa a chiacchierare durante il tragitto dall'aeroporto al nostro hotel e sulla quale sono atterrata dopo una frenata del bus... risultato:
- lei (ultraottantenne) con un livido micidiale al polpaccio
- io quasi in lacrime che mi scusavo
- lei che rassicurava me e i nipotini, accorsi dai posti a sedere in fondo udendo il lamento dolente delle loro adorabile nonna, del fatto che andava tutto bene
- mia figlia che dopo avermi guardato con l'aria con cui io guarderei Borghezio, fingeva di non sapere chi io fossi.
Insomma, tenetevi strette sul bus, io vi ho avvisato!
Hotel: soggiorno di due notti al Russell Court Hotel, sito in zona circondata da localini dove poter pranzare, cenare, far merenda, insomma ingrassare a vista d'occhio e a due passi dal Stephen's Green, oltre che dal Trinity College; costo 250 € comprensivo di colazione e di cagnara notturna nella discoteca sottostante dei giovani irlandesi in festa, però ci è piaciuto assai!
Voli: a/r per due persone, ovviamente, con la Ryanair: sappiate solo che in nessun aeroporto del mondo ho passato così tanto tempo ai controlli, roba che in Russia al confronto è tutto un volemose bene e tarallucci e vino, quindi andate con ampio anticipo rispetto all'orario del vostro volo.
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Dublino è una città accogliente, come è accogliente tutta l'Irlanda.
La verità è che questo Paese mi è rimasto nel cuore, non solo per la sua indiscutibile bellezza, ma soprattuto per la cordialità e i sorrisi dei suoi abitanti: quindi, non esagero, state pronte a sentire la nostalgia dell'isola verde e a iniziare a monitorare nuovi voli cheap per ritornarci, ovviamente solo dopo aver perso almeno tre chili per poterli riprendere in volume bevendo Guinness!
Dublino è una città molto verde e offre i più bei parchi giochi che mia figlia abbia mai visto: infatti ci ho praticamente dovuto mettere radici, sembravo un platano... ma nano!
Il primo giorno noi ce la siamo presa comoda e abbiamo passeggiato per il quartiere nel quale avremmo soggiornato, abbiamo mangiato in un ottimo locale e con il bus (ovviamente a due piani, e ovviamente stando appollaiate in cima come delle poiane stanche, ma gasatissime) siamo andate a camminare nello sconfinato Phoenix Park (uno dei parchi più grandi d'europa), dove si possono incontrare anche bellissimi cervi, andando in direzione dell'ambasciata americana, e dove c'è lo scenografico e coloratissimo People Flower Garden, con tanto di laghetto con cigni (e pure qualche ratto: mia figlia sta ancora correndo urlando probabilmente, ma se riusciste a fermarla potreste chiederle cosa pensa dei topoloni irish...)
Il secondo giorno abbiamo fatto incetta di souvenir a tema pecora, matite per le sopracciglia per rosse (colore per il quale ho subito la prima traumatica decolorazione tricologia della mia esistenza) in Grafton Street e sciarpe/mantelle/maglioni in favolosa lana merinos!
Poi ci siamo dirette nel suggestivo Trinity College, dove allo stesso costo di una visita non accompagnata potrete godere di un accompagnatore che parlerà italiano, e potrete sentirvi delle attempate Hermione Granger passeggiando per la magnifica Old Library (14€ e i bimbi non pagano)
INFORMAZIONI UTILI SUI COSTI DEL VIAGGIO:
(che qua mica stiamo a pettinar le bambole!)
Per gli spostamenti in bus: vi stra consiglio di fare la card giornaliera alle macchinette (costo 3.30 €), con durata massima di 90 minuti, visto che facendo il biglietto con il conducente se non avete i soldi CONTATI, rischiate di dover scendere, visto che sul bus non danno resto (a me è capitato!).
Spostamenti da/per l'aeroporto: noi fatto tutto comodamente, ed economicamente, con il bus;
solo prestate attenzione alle frenate improvvise: io ho azzoppato un'adorabile anziana con la quale mi ero messa a chiacchierare durante il tragitto dall'aeroporto al nostro hotel e sulla quale sono atterrata dopo una frenata del bus... risultato:
- lei (ultraottantenne) con un livido micidiale al polpaccio
- io quasi in lacrime che mi scusavo
- lei che rassicurava me e i nipotini, accorsi dai posti a sedere in fondo udendo il lamento dolente delle loro adorabile nonna, del fatto che andava tutto bene
- mia figlia che dopo avermi guardato con l'aria con cui io guarderei Borghezio, fingeva di non sapere chi io fossi.
Insomma, tenetevi strette sul bus, io vi ho avvisato!
Hotel: soggiorno di due notti al Russell Court Hotel, sito in zona circondata da localini dove poter pranzare, cenare, far merenda, insomma ingrassare a vista d'occhio e a due passi dal Stephen's Green, oltre che dal Trinity College; costo 250 € comprensivo di colazione e di cagnara notturna nella discoteca sottostante dei giovani irlandesi in festa, però ci è piaciuto assai!
Voli: a/r per due persone, ovviamente, con la Ryanair: sappiate solo che in nessun aeroporto del mondo ho passato così tanto tempo ai controlli, roba che in Russia al confronto è tutto un volemose bene e tarallucci e vino, quindi andate con ampio anticipo rispetto all'orario del vostro volo.
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