Inizio io.
Quando la pupa aveva tre anni, ho imbarcato nel bagaglio da stiva un litro di Lisoform perchè temevo che la mia amata, delicata pargoletta stesse a contatto con i temibilissimi batteri londinesi.
Perchè noi povere genitrici prima di ogni partenza cadiamo in preda all'ansia, mentre i nostri pupi appena atterrati stanno già così:
...ma a noi non basta! NO! quelle risate piene non ci bastano mai...
Quindi ecco cosa fa ogni mamma prima di partire per un viaggio.
Si inizia con la snervante compilazione di interminabili liste per:
- i farmaci da portare, per essere i grado si affrontare ogni malattia nota all'uomo.
- i cibi da infilare in valigia, perchè nonostante a casa i nostri pupi potrebbero mangiare anche fette biscottate bruschettate con le rodeo San Carlo, in viaggio ci sentiamo in dovere di fargli mangiare solo frutta bio lavata in acqua di Medjugorje e bicarbonato, verdura del nostro orto (che per altro non solo non abbiamo, ma non abbiamo neanche mai desiderato avere) e pochissimi carboidrati semplici, ma solo se privati dal glucosio.
- amenità per dargli passare il tempo durante il viaggio: dagli scacchi alla caccia al tesoro, dai pennarelli ai pigmenti per preparare un affresco sulla porta del bagno dell'aereo, fino al suo giochino preferito: il T-Rex, quello dimensione reale e animato della National Gallery di Londra.
- abiti, tutti. Indistintamente, dal colbacco al costumino.
Oltre ad una valigia vuota da riempire con abiti autoctoni comprati in loco.
Perchè almeno un sari o un kimono in casa vanno sempre tenuti.
- Dulcis in fundo: i pannolini!!
Perchè ognuna di noi con i pupi in età pre-vasino, ha comprato talmente tanti pannolini da infilarsi in valigia da diventare socia onoraria di una qualsiasi multinazionale del sederino subito asciutto... perchè all'estero potremmo non trovarli!
In realtà la nostra parte razionale lo sa.
Sappiamo perfettamente che in Grecia - Giappone - Portogallo - Russia - Stati Uniti i bambini non vanno in giro con un peplo legato alle chiappette... ma non possiamo trattenerci!
La tentazione della borsata di pannoloni è pari solo alla cassata in frigo da finire... non ci si può controllare!
comunque, se avete un dito libero, tra pannolini e sciroppi per la tosse, leggete:
Cosa portare in viaggio: gli essenziali
Quali farmaci portare all'estero per i bambini
Bambini: mangiare all'estero!
Quando la pupa aveva tre anni, ho imbarcato nel bagaglio da stiva un litro di Lisoform perchè temevo che la mia amata, delicata pargoletta stesse a contatto con i temibilissimi batteri londinesi.
Perchè noi povere genitrici prima di ogni partenza cadiamo in preda all'ansia, mentre i nostri pupi appena atterrati stanno già così:
...ma a noi non basta! NO! quelle risate piene non ci bastano mai...
Quindi ecco cosa fa ogni mamma prima di partire per un viaggio.
Si inizia con la snervante compilazione di interminabili liste per:
- i farmaci da portare, per essere i grado si affrontare ogni malattia nota all'uomo.
- i cibi da infilare in valigia, perchè nonostante a casa i nostri pupi potrebbero mangiare anche fette biscottate bruschettate con le rodeo San Carlo, in viaggio ci sentiamo in dovere di fargli mangiare solo frutta bio lavata in acqua di Medjugorje e bicarbonato, verdura del nostro orto (che per altro non solo non abbiamo, ma non abbiamo neanche mai desiderato avere) e pochissimi carboidrati semplici, ma solo se privati dal glucosio.
- amenità per dargli passare il tempo durante il viaggio: dagli scacchi alla caccia al tesoro, dai pennarelli ai pigmenti per preparare un affresco sulla porta del bagno dell'aereo, fino al suo giochino preferito: il T-Rex, quello dimensione reale e animato della National Gallery di Londra.
- abiti, tutti. Indistintamente, dal colbacco al costumino.
Oltre ad una valigia vuota da riempire con abiti autoctoni comprati in loco.
Perchè almeno un sari o un kimono in casa vanno sempre tenuti.
- Dulcis in fundo: i pannolini!!
Perchè ognuna di noi con i pupi in età pre-vasino, ha comprato talmente tanti pannolini da infilarsi in valigia da diventare socia onoraria di una qualsiasi multinazionale del sederino subito asciutto... perchè all'estero potremmo non trovarli!
In realtà la nostra parte razionale lo sa.
Sappiamo perfettamente che in Grecia - Giappone - Portogallo - Russia - Stati Uniti i bambini non vanno in giro con un peplo legato alle chiappette... ma non possiamo trattenerci!
La tentazione della borsata di pannoloni è pari solo alla cassata in frigo da finire... non ci si può controllare!
comunque, se avete un dito libero, tra pannolini e sciroppi per la tosse, leggete:
Cosa portare in viaggio: gli essenziali
Quali farmaci portare all'estero per i bambini
Bambini: mangiare all'estero!
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